La scienza quantistica rivoluzionerà il mercato dei servizi informatici e digitali, con ricadute sui settori industriali che ne faranno utilizzo, dalla medicina alla logistica, fino all’energia e alla difesa. Tuttavia le potenzialità ed effettive applicazioni tecnologiche in questo campo sono ancora in larga parte inesplorate.
Per agevolare la ricerca scientifica sul quantum computing, e in particolare indagare i risultati di nuovi algoritmi e architetture informatiche idonei a permettere alla tecnologia un più ampio e rapido impiego in ambito industriale, pubblico e sociale, l’Università di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e Atos Italia, hanno stretto un accordo di mutua cooperazione che prevede la collaborazione tra gruppi di ricercatori ed esperti delle realtà partner all’interno di Q@TN – Quantum at Trento, il laboratorio sulle scienze e le tecnologie quantistiche istituito dall’Università di Trento in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
L’iniziativa sarà inoltre propedeutica all’apertura di un corso di studi in Ingegneria Quantistica, di dottorati di ricerca dedicati e della promozione di progetti di tesi ad hoc tra i programmi didattici dell’Università di Trento.
Un’attenzione particolare nel lavoro di ricerca sarà dedicata ai risvolti che l’informatica quantistica avrà nel campo della cybersecurity, ambito di competenza specialistica di Atos in Italia e nel mondo e uno dei settori che saranno maggiormente condizionati dai progressi sulla tecnologia, potenzialmente in grado di neutralizzare i più sicuri e inaccessibili sistemi attuali di protezione dei dati.
“Il successo dell’informatica quantistica – ha dichiarato Giuseppe Di Franco, ceo di Atos Italia – avrà effetti dirompenti in tutti i comparti industriali italiani e rappresenta la più grande tecnologia di frontiera a vantaggio di una transizione digitale pienamente sostenibile, sicura ed efficiente. Potenziare la ricerca nel settore significa investire concretamente nel futuro della sovranità strategica e digitale del paese e dell’Europa, garantendo ai nostri distretti produttivi e imprese di restare competitivi in uno scenario internazionale economico e tecnologico che nei prossimi decenni sarà fortemente trainato dall’innovazione quantistica”.
Atos nel 2016 ha lanciato il progetto “Atos Quantum“, realizzando il primo modulo di simulazione del rumore quantistico al mondo. Il programma è utilizzato in diversi paesi, tra cui l’Italia, per sostenere progetti di ricerca nei settori industriali e dell’energia.