Molte innovazioni tecnologiche finalizzate alla vendita non prendono piede perché incapaci di sedimentare un ricordo e dopo lo stupore iniziale i clienti preferiscono tornare a godere dei feedback cognitivi, affettivi, sociali e sensoriali suscitati dal luogo fisico.
Chi fosse Hermann Ebbinghaus, lo sanno pochi specialisti. Eppure, tutto il mondo che ruota intorno alle attività di marketing (ma non solo) ha un debito verso questo filosofo dell’Università di Berlino che nel 1885, nel periodo d’oro del pensiero scientifico, negli anni in cui esso godeva del più elevato status socioculturale, pubblicò il suo trattato “Über das Gedächtnis” (Della memoria).