Nel 2020 sia le assicurazioni sia l’insurtech sono riusciti a mitigare le conseguenze della pandemia in modo molto agile, e le aziende che operano in tali ambiti in molti casi sono riuscite a trasformare la situazione in un’occasione acceleratrice dei propri processi di digitalizzazione.
Lo rileva la quinta edizione di “Insurtech global outlook 2021“, il report realizzato da Ntt Data, multinazionale con sede a Tokyo specializzata nella consulenza in ambito information technology, che analizza le principali tendenze dell’ecosistema insurtech e l’impatto che le tecnologie avanzate e i nuovi modelli di business hanno avuto nel corso del 2020.
Il rapporto esamina il mercato tenendo presente il potenziale impatto della pandemia, concludendo che l’incertezza e l’aumento dei rischi hanno incoraggiato gli investimenti in insurtech: le aziende del comparto sono riuscite ad attrarre investimenti pari a 7 miliardi di dollari, prendendo in considerazione le società quotate in borsa durante l’anno (Lemonade e Root, valutate 1 miliardo di dollari).
La pandemia ha cambiato i modelli di consumo anche nel settore assicurativo spingendolo a un maggior grado di personalizzazione: crescono in particolare i modelli di pay-per-use, telemedicina, strumenti diagnostici o la digitalizzazione della distribuzione. A questo si aggiungono, con un alto livello di investimenti, le piattaforme di brokeraggio e la cyber-assicurazione, che hanno ricevuto nel 2020 importanti investimenti e annunci di entrate.
La crisi pandemica inoltre non ha impedito alle assicurazioni di continuare il proprio percorso di digitalizzazione: lo scorso anno le compagnie assicurative hanno versato quasi 1,6 miliardi di dollari in modelli di start-up, aumentando gli investimenti rispetto al 2019 del 61% sull’intero anno 2020, di cui 445 milioni di dollari diretti all’insurtech. Gli investitori insurance hanno concentrato la loro selezione su aziende che lavorano in tecnologie come cloud, mobile e applicazioni, oltre alle loro preferenze in modelli di business incentrati sulla personalizzazione dell’assicurazione, aggregatori, piattaforme e comparatori. Queste nuove società supportate dalla tecnologia – molte delle quali basate sull’Iot – stanno rafforzando la transizione del settore assicurativo dalla protezione alla prevenzione.
Le compagnie assicurative e le start-up stanno utilizzando set di dati unici e intelligenza artificiale per ridurre e gestire i costi dei sinistri, aiutando i clienti a prevenire eventi indesiderati. Inoltre, quest’anno si osserva una particolare crescita dell’internet of things, che impatta tutte le linee di business, auto con assicurazioni basate sull’utilizzo, salute e vita attraverso wearable, ma anche in casa con dispositivi di rilevamento perdite, allagamenti, o nel commerciale con polizze parametriche per trasporto e rischi speciali.
“Dal report – ha dichiarato Stefano D’Ellena, head of insurance Everis Italia – emerge in modo chiaro che il settore insurtech nel 2020 è rimasto attraente per gli investitori, nonostante il Covid-19 abbia complessivamente ridotto la disponibilità di capitali per l’innovazione. Tolta una ovvia concentrazione di capitali nel settore health, e la conferma dell’interesse nella cyber insurance, la vera novità del 2020 è la crescita di investimenti dell’ambito home soprattutto legate al mondo della prevenzione del rischio”.