In tempo di Covid-19 ottenere un download per i brand è facile, ma che cosa pensare del suo valore a lungo termine? In un sondaggio condotto in occasione del summit App Promotion di Outbrain di aprile, l’86% dei marketer ha dichiarato di aver modificato i propri piani di marketing alla luce della crisi e la stragrande maggioranza di questi pensa al lifetime value come la metrica più importante.
La stessa piattaforma Native di Outbrain evidenzia come i brand si siano adattati alla crisi, testando nuove immagini, titoli o profilazioni, ottenendo ottimi risultati, ben oltre il solo download. In media, tra febbraio e marzo è sceso il costo per ogni installazione, che va dal 33% in meno per le app per l’istruzione fino al 46% in meno per le app su fitness e salute. Aspetto ancora più interessante è che questi stessi brand stanno registrando anche un costo inferiore per conversione delle app: dal 17% in meno per i marchi finance, fino al 46% in meno per le app di salute e fitness. E infine, ma non per questo meno importante, il lifetime value è aumentato fino al 30% per le app verticali come quelle di gioco d’azzardo. Una testimonianza del fatto che più che scaricare un’app è importante renderla parte integrante della routine quotidiana degli utenti, per fidelizzarli.
È qui che entra in gioco anche un altro dibattito: quello sul ruolo dei contenuti. In termini di conversioni, il 53% dei marketer intervistati pensava che inviare l’utente direttamente all’app store fosse più efficace, mentre il 43% riteneva vincente indirizzarlo piuttosto a una pagina di contenuti. Passando a esempi concreti, la società di videogiochi InnoGames, specializzata in giochi per desktop e per cellulari free-to-play, è stata tra le prime a utilizzare il Native, monetizzando attraverso acquisti all’interno dei giochi. In una campagna per “Forges of Empires”, per esempio, in base al dispositivo in uso, l’utente viene reindirizzato a una landing page ospitata sul sito InnoGames o direttamente all’App Store o al Google Play Store. Utilizzando i giusti strumenti di targeting, la società è stata in grado di raggiungere il pubblico giusto sul dispositivo giusto e di massimizzare la redditività di ogni nuovo utente.
Nessuno sa veramente cosa aspettarsi dopo, ma possiamo presumere che i consumatori continueranno ad adattarsi durante questa crisi, che potrebbe significare scaricare nuovi tipi di app o utilizzare le app esistenti in modo diverso. Prendiamo come esempio l’applicazione di dating Tinder. Si sarebbe potuta prevedere una diminuzione dell’attività a causa del distanziamento sociale e del lockdown in molti paesi; invece l’app ha visto un aumento del 20% delle conversazioni da febbraio, e il 29 marzo è stato il giorno più trafficato per le rubriche nella storia dell’app.